mercoledì 17 settembre 2014

Newsletter di Igiene Orale e Prevenzione



L'EZIOLOGIA DELLA MALATTIA PARODONTALE


La parodontite è una malattia infettiva che coinvolge una complessa interazione tra i microrganismi orali organizzati in una struttura di biofilm e la risposta immunitaria dell’ospite. La malattia può portare alla distruzione dei tessuti che sostengono e proteggono il dente. Come con qualsiasi altra infezione, l’identificazione dei patogeni microbici ,associati all’eziologia della malattia, è il primo passo verso lo sviluppo di approcci terapeutici efficaci.
L’istituzione di un microrganismo come un vero agente patogeno deve essere basata su due principali livelli di prove. L’organismo deve essere presente in maggiore prevalenza, o livelli, in uno stato di malattia che in uno stato di salute, e la soppressione o l’eliminazione dell’organismo dovrebbe ridurre o arrestare la progressione della malattia.
Ci sono prove sostanziali a sostegno della funzione di certe specie di batteri orali nell’insorgenza e la progressione della parodontite.


Nella loro revisione sistematica di uno studio si è cercato di determinare il ruolo attuale dei patogeni parodontali recentemente identificati sulla base dei risultati degli studi.
Per questo studio sono stati esaminati un totale di 912 individui con un parodonto sano e 1.918 con parodontite.
I ricercatori hanno trovato dei microorganismi che hanno mostrato una forte evidenza come un vero e proprio nuovo agente patogeno parodontale.
I dati possono anche evidenziare l’importanza della specie precedentemente non identificati nell’eziologia della parodontite e potrebbero orientare le indagini future sul ruolo effettivo di questi presunti nuovi agenti patogeni nella insorgenza e la progressione di questa infezione.

       

FONTI: http://www.drbicuspid.com/index.aspx?sec=def


Dott.ssa Dahirida Rami

Studio Dentistico il Mulino

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mercoledì 28 maggio 2014

Newsletter di Igiene Orale e Prevenzione



Salute orale : Segnali di pericolo da non trascurare


Molte malattie danno  sintomi nella bocca  soprattutto nelle fasi inziali:

Sanguinamento gengivale, mobilità o perdita dei denti , alitosi,  lesioni delle mucose della bocca  sono segni che non vanno mai trascurati.

Il dentista può scoprire malattie sistemiche  in fase iniziale  e inviare    il paziente presso lo specialista per le cure del caso  .

Il  sanguinamento  è un segno della  malattia parodontale  si associa spesso al  diabete , che riduce la resistenza dell'organismo alle infezioni .

La perdita dei denti talvolta è  uno dei primi segni di osteoporosi, che diminuisce la densità ossea e indebolisce l’ osso stesso. Alcuni studi mostrano infatti un legame tra osteoporosi e perdita ossea della mascella.

Erosione dello smalto dei denti sono spesso segno di un disturbo alimentare  con  reflusso acido .

Il vomito ripetuto , come nella  bulimia , si manifesta inoltre con  secchezza della bocca e delle labbra, denti sensibili, gonfiore alle ghiandole salivari e cattivo alito.

L’alitosi  se persiste dopo il trattamento delle infezioni all’ interno della bocca ,   può derivare da alcuni problemi di salute generale che richiedono attenzione medica immediata:

infezioni del seno mascellare, Broncopneumopatie croniche, malattie epatiche o renali, problemi gastrointestinali, diabete.

La presenza di ulcere, macchie insolite in bocca possono essere lesioni  di benigne o segni precoci  di  precancerosi.   Compito del dentista  è quello di orientare per una prima diagnosi differenziale .

Il cancro orale spesso inizia come una piccola macchia bianca o è più spesso nei fumatori e forti bevitori.   Questi segni iniziali  evolvono poi in

Ulcere  sanguinanti che non si rimarginano facilmente,  tessuti scoloriti, piccole masse dure con la superficie ruvida,  noduli localizzati sulle guance, al collo o al capo

Una visita di controllo ogni sei mesi in occasione della  seduta di igiene ci aiutano a prevenire tutte queste situazioni.




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mercoledì 12 marzo 2014

Newsletter di Igiene Orale e Prevenzione



SBIANCAMENTO DENTALE


Lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico molto richiesto; come tale ha ormai assunto una notevole rilevanza sia in ambito domestico che in quello professionale. Denti bianchi e sani rappresentano infatti una delle caratteristiche estetiche più ambite e ricercate.

Lo sbiancamento dentale è un trattamento che porta i denti ad apparire più bianchi. Il colore in molti casi, è da attribuirsi a caratteristiche genetiche sfavorevoli, al fumo, al passare del tempo e all'assunzione di cibi o bevande particolari, come caffè, liquirizia, e coloranti artificiali.

Per riportare il colore dei denti al bianco e alla luminosità di un tempo, è possibile scegliere tra diverse tipologie di trattamenti sbiancanti, rapidi e non invasivi. Aldilà dell'efficacia insita nelle varie metodiche, occorre innanzitutto prendere coscienza dei loro limiti. Sottoporsi a questi trattamenti, infatti, significa nel migliore dei casi riportare il colore della dentatura all'antico splendore, fino a schiarire leggermente le tonalità conferitegli da madre natura.

Come anticipato, esistono svariati metodi per sbiancare i propri denti. Tale risultato può essere conseguito sottoponendosi a trattamenti professionali nello studio del proprio dentista, oppure adottando i trattamenti domiciliari. In generale, comunque, i denti possono essere resi più bianchi in due modi: uno meccanico (per sfregamento) e uno chimico (con sostanze decoloranti).

  • SBIANCAMENTO PROFESSIONALE
Ferma restando l'importanza di una detartrasi periodica, ogni 6 mesi, è possibile rivolgersi al proprio dentista anche per sottoporsi ad un trattamento sbiancante di odontoiatria cosmetica professionale. 

L'intensità dello sbiancamento dipende dalla concentrazione del principio attivo e dal suo tempo di posa sui denti. In ogni caso, compatibilmente con l'esperienza del dentista, un intervento professionale garantisce il miglior risultato possibile, minimizzando effetti indesiderati come eccessiva sensibilità termica ed irritazione gengivale. Questi disturbi vengono prevenuti alla radice proteggendo le gengive, la lingua e le labbra con presidi utili anche per aumentare il confort della seduta.

La presenza di carie, tartaro o gengiviti impone una preventiva risoluzione del problema. L'intervento, inoltre, è sconsigliato ai ragazzi di età inferiore ai 14 anni e alle donne in gravidanza o in periodo di allattamento. Dopo la seduta è importante evitare per almeno 24 ore il fumo e l'assunzione di cibi e bevande coloranti. 

  • SBIANCAMENTO LASER
Da pochi anni a questa parte, il laser ha preso piede in numerosi ambiti della medicina, compreso quello dell'odontoiatria estetica. Infatti, quando utilizzato per sbiancare i denti, il laser costituisce un'alternativa tecnologica al classico bleaching (o sbiancamento) professionale.
La tecnica dello sbiancamento dentale con il laser consiste nell'applicazione di un gel a base di perossido di idrogeno (H2O2) sulla superficie dei denti. Lo stesso gel, attivato dal laser, rilascia radicali liberi che penetrano attraverso lo smalto dentale e raggiungono le molecole pigmentate dei denti - responsabili di macchie o del loro ingiallimento - frantumandole mediante reazioni di ossido-riduzione; di conseguenza, i denti appaiono più bianchi e lucidi.
L'effettivo "sbiancamento" dei denti è visibile immediatamente dopo la prima seduta con il laser e, nei giorni successivi, l'estetica del sorriso migliora ulteriormente.
In questo studio viene utilizzato la tecnica dello sbiancamento laser compatibilmente con le esigenze del paziente.
















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mercoledì 5 febbraio 2014

Newsletter di Igiene Orale e Prevenzione



SENSIBILITA' DENTINALE - UN PROBLEMA 

SEMPRE PIU' FREQUENTE


La sensibilità dentale è il termine usato per indicare l'ipersensibilità dentinale. Si può parlare di sensibilità dentale se il caldo, il freddo, le bevande, i cibi dolci o molto acidi e l'aria fredda rendono il tuo dente sensibile o provocano dolore. La sensibilità dentale è un problema molto comune che può presentarsi e scomparire nel tempo. È stato stimato che metà della popolazione ne soffre.


Si verifica a causa dell'esposizione della dentina. In condizioni normali, la dentina (lo strato che circonda il nervo) è ricoperta dallo smalto nella corona del dente, e dalle gengive. Nel tempo lo smalto può assottigliarsi, dando minore protezione. Le gengive possono, inoltre, recedere nel tempo, esponendo la dentina alla radice del dente.

Cause Frequenti

  • igiene orale carente: porta all'accumulo di placca batterica che se non rimossa provoca una demineralizzazione dello smalto(carie) con conseguente esposizione della dentina;
  • recessioni gengivali: i tessuti gengivali che normalmente aderiscono ai denti (come vere e proprie guarnizioni) si retraggono esponendo la dentina;
  • manovre di igiene orale scorrette: troppa pressione o vigore, unite all'utilizzo di spazzolini di scarsa qualità con setole non arrotondate o usurate, l'impiego di dentifrici troppo abrasivi, provocano l'esposizione della dentina per abrasione dello smalto (difetto cuneiforme), determinando il ritiro del margine gengivale(recessione);
  • consumo di bevande acide come spremute di arancia o pompelmo, succhi di frutta, bibite tipo cola e alimenti acidi come lo yogurt può provocare lesioni dello smalto (erosione), specialmente se li si consuma freddi o prima di andare a dormire;
  • lo stesso effetto può essere determinato da disturbi che provocano un reflusso dallo stomaco o dal vomito indotto tipico dei disturbi alimentari (anoressia e bulimia) e dalla gravidanza;
  • bruxismo e parafunzioni possono causare usura dei denti e conseguente esposizione della dentina



CONSIGLI PER PREVENIRE LA SENSIBILITA' DENTINALE

  • mantenere una buona igiene orale domiciliare
  • utilizzare uno spazzolino a setole morbide
  • utilizzare prodotti contro la sensibilità e a base di fluoro
  • rivedere le proprie abitudini alimentari
  • fare la seduta di igiene orale professionale e il controllo ogni 6 mesi

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giovedì 16 gennaio 2014

Newsletter di Igiene Orale e Prevenzione


Sai cosa si nasconde sul tuo spazzolino da denti ?

Alcuni studi hanno scoperto che uno spazzolino da denti può ospitare più di 100 milioni di batteri , compresi i batteri E. coli e stafilococchi che causano patologie generali dell'organismo.

La linea di fondo è che ci sono centinaia di microrganismi in bocca ogni giorno.

E ' importante ricordare che la placca è un insieme di batteri che viene a contatto con lo spazzolino.
Indipendentemente dal numero di batteri vivi in bocca che sono venuti a contatto con lo spazzolino le difese naturali del nostro corpo rendono altamente improbabile la contaminazione con un'infezione semplicemente per il fatto che si spazzolano i denti con uno spazzolino venuto a contatto precedentemente con la placca.

Fortunatamente, il corpo umano è solitamente in grado di difendersi dai batteri. Quindi non siamo a conoscenza di alcuna prova reale che la presenza dei batteri sullo spazzolino porti infezioni o malattie.

Tuttavia si dovrebbero osservare alcune regole su come conservare lo spazzolino da denti.

 Ecco alcuni consigli per mantenere le setole  il più possibile prive di germi :

- Lavate il vostro spazzolino da denti accuratamente con acqua del rubinetto ogni volta che lo si utilizza .

- Evitare che si bagni, i batteri amano un ambiente umido. Evitare l'uso di coperture spazzolino da denti , che può creare un umido terreno fertile per i batteri.

- Conservare lo spazzolino in posizione verticale in un supporto , piuttosto che disteso verso il basso .

- Non importa quanto sei vicino a tua sorella , fratello , coniuge o compagno di stanza , non usare mai il loro spazzolino da denti. Ogni volta che i spazzolini da denti vengono a contatto si  possono scambiare i germi .

- Cambiate lo spazzolino ogni due mesi o quando vedete che le setole si sono sfatte o consumate
















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giovedì 28 novembre 2013

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L'uso dello Spazzolino Elettrico per l'Igiene Orale Domiciliare


Diversi studi hanno dimostrato che l'utilizzo di uno spazzolino elettrico rimuove in maggior misura  la placca e di conseguenza  l'insorgenza di gengiviti , nel breve e lungo termine . 

Rispetto allo spazzolamento manuale, gli spazzolini elettrici hanno un maggior numero di oscillazioni e quindi rimuovono meglio la placca batterica che è la causa principale di gengiviti e parodontiti più o meno gravi. 

Tuttavia se usato correttamente, lo spazzolino manuale può avere la stessa efficacia nella rimozione della placca.

Inoltre lo spazzolino elettrico può essere un buon ausilio per soggetti con poca manualità o problemi di salute come ad esempio l'artrite o altre patologie generali.

Gli spazzolini elettrici possono motivare le persone a lavarsi regolarmente i denti eliminando il "lavoro" di spazzolamento manuale che talvolte si tende a trascurare.

Considerando dunque gli studi effettuati recentemente, le linee guida del ministero della salute, raccomandano per la promozione della prevenzione della salute orale, l'utilizzo dello spazzolino elettrico rispetto a quello manuale.

Per una corretta igiene orale e per la vostra salute orale si dovrebbe in ogni caso:

1. Spazzolare i denti almeno 2 volte al giorno per almeno 2 minuti

2. Utilizzare la tecnica di spazzolamento corretta, meglio se consigliata dal vostro dentista o igienista dentale

3. Effettuare visite periodiche di controllo e sedute di igiene orale per prevenire qualsiasi insorgenza di     malattia parodontale e infezioni cariogene.
















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lunedì 28 ottobre 2013

Newsletter di Igiene Orale e Prevenzione


La Sigillatura dei Denti

Che cos'è la sigillatura dei denti e perchè è importante?

La sigillatura dei denti è una procedura dentistica raccomandata per prevenire la formazione di carie, da eseguire non appena i denti da latte lasciano il posto a quelli permanenti. La sigillatura dei denti è consigliata, in particolare, per prevenire lo sviluppo di processi cariogeni nei molari. Difatti, questi denti sono più esposti al rischio di carie dato che presentano numerosi e profondi solchi, al cui interno la placca e i batteri possono facilmente annidarsi e creare danno.

Oltre all'accurata igiene dentale quotidiana ed alla periodica detartrasi (pulizia dentale) professionale, un modo piuttosto innovativo per prevenire le carie esiste, ed è proprio la sigillatura dei denti.

La sigillatura del dente prevede l'applicazione di una speciale resina fluida (detta sigillante) direttamente sui solchi occlusali dei denti molari.

Da considerare, inoltre, un altro fattore importantissimo: i denti molari permanenti compaiono ad un'età (6 anni circa) in cui il consumo di dolci ed alimenti zuccherati è molto alto. A detta di ciò, ben si comprende come il rischio di carie sia estremamente elevato nei bambini.

La sigillatura dei denti costituisce dunque un importantissimo presidio nei programmi di prevenzione dalle carie e di mantenimento della salute del cavo orale del bambino.


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